lunedì 28 novembre 2016

Grande partecipazione per TI DO I MIEI OCCHI al Pasolini





Grande partecipazione di pubblico all’iniziativa proposta dall’Amministrazione Comunale di Casarsa della Delizia Ti do i miei occhi- serata contro la violenza sulle donne tenutasi giovedì 24 novembre alle 20.30 presso il Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, in occasione del 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’evento, realizzato grazie al contributo della Regione FVG, è stata promosso dal Comune di Casarsa della Delizia - Servizio politiche giovanili e pari opportunità, lo Sportello Informadonna e Cooperativa Sociale FAI in collaborazione con Associazione Voce Donna, Solidarmondo PN-Aganis, la Pro Casarsa della Delizia e la rete territoriale di genere del Comune di Casarsa.
La serata è stata occasione di dibattito per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del femminicidio, riflettere sugli stereotipi e gli aspetti culturali connessi alla violenza e per sostenere i diritti delle donne
Ad aprire la serata Lavinia Clarotto sindaca del Comune di Casarsa, che ha condotto il dibattito sull’importante lavoro della rete territoriale di contrasto alla violenza testimoniato da Maria De Stefano Presidente dell’ Associazione Voce Donna onlus, Fulvia Stolf Sostituto Commissario- Ufficio Minori Polizia Anticrimine della Questura di Pordenone e Antonella Viola Responsabile della Casa mamma-bambino.
E’ seguita la proiezione di “Ti do i miei occhi” pellicola di Icìar Bollaìn, vincitrice di numerosi premi, girata da una regista spagnola che con un occhio intelligente e delicato al di là del dramma coniugale offre un raro ritratto psicologico maschile fatto di violenza e disperazione.
Anche quest’anno l’ammininistrazione comunale di Casarsa ha ritenuto importante tenere alta l’attenzione e creare maggior consapevolezza su questo fenomeno di natura oltre che relazionale, anche sociale e culturale, tra uomo e donna.
Dobbiamo intervenire- ha dichiarato la sindaca Lavinia Clarotto- oltre che con l’informazione anche attraverso la formazione, coinvolgendo e sensibilizzando oltre che la cittadinanza anche le scuole nel sostegno dei diritti delle donne, perché si tratta di un’emergenza culturale che coinvolge tutti rendendoci egualmente responsabili.

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