mercoledì 2 dicembre 2015

A Trento con Donne&Società 12 dicembre


Le Associazioni Donne&Società e San Carlis organizzano per il 12 dicembre 2015 una visita a Trento città, Castello del Buon Consiglio, Torre dell'Aquila, Mercatini di Natale.

Programma della giornata:
Partenza ore 7.00.
Arrivo previsto ore 10.00,
Appuntamento con la Guida per la visita al:
Castello del Buon Consiglio, Torre dell'Aquila, centro città.
Pranzo ore 13.00
Mercatini ore 16.00
Rientro previsto per le 21.00
Quota iscrizione euro 60.00

Iscrizioni entro 5 dicembre.
Per info:
Mario 338 3677406
Eligio 333 4140824
Loredana 0434 867004



mercoledì 11 novembre 2015

Corsi di lingua e cultura italiana per adulti stranieri



Il C.P.I.A, Centro Provinciale Istruzione Adulti, comincia domani giovedì 12 novembre 2015 alle 18.00, i CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA PER ADULTI STRANIERI.
I corsi si terranno il martedì e il giovedi' dalle 18.00 alle 21.00
presso il Centro Attività Sociali di Via Mantegna 10, San Giovanni di Casarsa (PN).

Informazioni ed iscrizioni.
Sportello Informadonna e Punto Informa
Palazzo De Lorenzi Brinis, Casarsa della Delizia
Mercoledì 16.00-18.00
Martedì e Giovedì 10.00-12.00
Telefono 0434 873937

mercoledì 4 novembre 2015

Confrontarci, conoscere costruire 6 novembre 20.30 Ridotto Teatro Pasolini




Tre serate, tre 'C', tre ospiti eccezionali. Non ricette preconfezionate, non soluzioni, ma occasioni di confronto e di formazione su alcune tematiche legate al digitale che è ormai un qualcosa che deve riguardarci da vicino. Dai nativi digitali e da come i ragazzi apprendono tramite la tecnologia, allo sconfinato mondo dei social network, e delle relazioni sociali, dall'idea dell'utilizzo del digitale per il bene comune, a un inizio di una scommessa per una città più smart. 


Ad aprire questo piccolo percorso, sarà la C di Confronto. Una serata per provare a capire l’impatto della tecnologia digitale sullo sviluppo dei bambini ed in particolare sull’apprendimento. Dal confronto circa le diverse modalità di approccio emerge la necessità che genitori ed educatori in generale conoscano i bisogni di bambini per fargli crescere in maniera sufficientemente adeguata.

Ospite e relatrice della serata, la dott.ssa Laura Tardivo, membro dell'associazione "Meravigliosa-mente", che introdurrà la serata. La dott.ssa Tardivo è psicologa con un master in Psicopatologia dell'Apprendimento. Lavora come libera professionista ed è educatrice presso Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti.

Quando: venerdì 6 novembre, ore 20:30
Dove: Ridotto del Teatro "Pasolini" di Casarsa Della Delizia, via Piave 16

**********************************************************
PROSSIMI INCONTRI:
**********************************************************

C di CONOSCERE
Social Network: il mondo delle relazioni sociali

Mercoledì 11 novembre, ore 20:30
dott. Gianpiero Riva

**********************************************************

C di COSTRUIRE
Come costruire una città più smart

Venerdì 27 novembre, ore 20:30
dott. Paolo Coppola

**********************************************************

Tutti gli incontri sono moderati da Matteo Troìa, Digital Champion di Casarsa Della Delizia.

mercoledì 21 ottobre 2015

Regione FVG Misura attiva di sostegno al reddito





http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/famiglia-casa/politiche-famiglia/FOGLIA14/

Integrazione al reddito per superare condizioni di difficoltà economiche del nucleo familiare.
La Misura consiste in un intervento monetario di integrazione al reddito erogato nell’ambito di un percorso concordato e definito nel patto di inclusione finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare beneficiario.

La Misura è attuata in via sperimentale dal Servizio sociale dei Comuni, in collaborazione con i servizi pubblici regionali competenti in materia di lavoro (Centri regionali per l'impiego e Centri regionali per l'orientamento), per un periodo di tre anni decorrenti dalla data di entrata in vigore del regolamento (22.10.2015).

Beneficiari
Beneficiari della Misura sono i nuclei familiari, anche se composti da una sola persona, come definiti ai fini dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e risultanti dalla dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che sono in possesso di particolari requisiti previsti dalla legge e dal regolamento.

Requisiti
Possono accedere alla Misura i nuclei familiari che possiedono, alla data di presentazione della domanda e per tutto il periodo di concessione della misura, i seguenti requisiti:

- avere almeno un componente residente in Friuli Venezia Giulia da almeno ventiquattro mesi continuativi;
- avere un ISEE ordinario ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 159/2013, ovvero un ISEE corrente ai sensi dell’articolo 9 del decreto medesimo, inferiore o uguale a 6.000 euro;
- i componenti che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età sono disponibili ad aderire a un percorso concordato finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare;
- non avere componenti che siano stati destinatari, nei diciotto mesi antecedenti la presentazione della domanda di accesso alla Misura, di provvedimenti di decadenza dalla Misura stessa o da altre prestazioni di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, ai sensi della vigente normativa in materia di rilascio di dichiarazioni mendaci e uso di atti falsi;
- non avere componenti che siano intestatari di autovetture soggette all’addizionale erariale della tassa automobilistica di cui all’articolo 23, comma 21, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria) convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in ogni caso di cilindrata non superiore a 2.000 cc se alimentate a benzina o 2.500 cc se diesel, nonché di motoveicoli di cilindrata superiore a 750 cc;
- non avere componenti che siano intestatari di navi e imbarcazioni da diporto di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b) e c), del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171 (Codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell'articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172);
- non avere componenti che siano beneficiari, nello stesso periodo nel quale la Misura è concessa, di altri trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, a qualunque titolo concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni, il cui valore complessivo sia superiore a 600 euro mensili, elevati a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente, come definita ai fini ISEE e risultante nella DSU;
- non avere componenti che hanno beneficiato del Fondo di solidarietà regionale nei 60 giorni precedenti alla presentazione della domanda di accesso alla Misura.

Richiedente
Il richiedente è il componente del nucleo familiare che presenta la domanda.
 Il richiedente deve rientrare tra i soggetti di cui all’ articolo 4, comma 1, della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale).

Dove presentare la domanda
La domanda va presentata dal richiedente al Servizio sociale dei Comuni (SSC) del Comune di residenza.
La domanda contiene la dichiarazione di impegno, sottoscritta dal richiedente, all'adesione al patto di inclusione da parte dei componenti del nucleo.

Modello di domanda
Servizi sociali dei Comuni (SSC)

Patto di inclusione
Il patto di inclusione è un accordo in forma scritta stipulato fra il soggetto richiedente e il Servizio sociale dei Comuni (SSC). Alla definizione del patto partecipano anche i Centri regionali per l'impiego e Centri regionali per l'orientamento.
Nel patto sono contenuti  gli obiettivi di inclusione sociale, di occupabilità, di inserimento lavorativo e di riduzione dei rischi di marginalità connessi all’intero nucleo familiare.

Il Patto è sottoscritto per adesione anche dagli altri componenti maggiorenni del nucleo familiare.
Il patto di inclusione è stipulato entro due mesi dalla concessione della Misura.
La mancata stipula del patto di inclusione comporta la decadenza dalla Misura.

Concessione, erogazione e durata della Misura
La Misura è concessa dal Servizio sociale del Comune, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda completa di tutti gli elementi.
 L'erogazione della Misura decorre dal bimestre successivo a quello in cui viene presentata la domanda.
La Misura ha durata dodici mesi e viene erogata in 6 rate bimestrali: gennaio-febbraio, marzo-aprile, maggio-giugno, luglio-agosto, settembre-ottobre, novembre-dicembre.
 La Misura, con un periodo di interruzione di almeno 2 mesi, può essere concessa nuovamente per ulteriori 12 mesi, anche non continuativi, a condizione che perdurino i requisiti di accesso e a seguito di ridefinizione del patto di inclusione.
torna su


mercoledì 14 ottobre 2015

Contributi per la frequenza all'asilo nido e per l'acquisto dei libri del Comune di Casarsa















Comune di Casarsa della Delizia: Bando per l’assegnazione di contributo economico per i nuclei familiari residenti nel Comune.

1) Compartecipazione ai costi di frequenza dell’asilo nido per l’anno scolastico 2014/15, con ISEE non superiore ai 32.000 euro. 
Scadenza domande 31 ottobre, per info 0434 873932
2) Diritto allo studio per l’anno scolastico 2015/16, per l’acquisto di libri di testo per gli studenti della scuola secondaria di I grado, rivolto ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 21.052 euro. 
Scadenza domande 31 ottobre, per info 0434 873932

mercoledì 30 settembre 2015

Riparte il 5 ottobre il Centro Gioco Pollicino a Casarsa


Lunedì 5 Ottobre riapriranno le attività del Centro Gioco Pollicino a San Giovanni di Casarsa.
Il Centro Gioco è nato dall'esigenza di creare un luogo di incontro per bambini fino ai tre/quattro anni che, non frequentando l'asilo, hanno poche occasioni di socializzare e trascorrono la maggior parte del tempo a contatto con gli adulti e si allarga a chi vuole usufruire di un'occasione di incontro/ gioco.
Al Centro Gioco i bambini possono giocare insieme, sempre alla presenza di un adulto di riferimento (mamma, papà, nonno, baby sitter...).
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione annuale di € 10.

QUANDO
Lunedì e mercoled' dalle 16.30 alle 18.30
Da Ottobre a Giugno.

DOVE
Presso la sede dell'Associazione La Luna a San Giovanni di Casarsa , Via Runcis 59 (strada di fronte la Chiesa).

PER INFO
Marta     339 5681568
Tamara  348 7936002

mercoledì 23 settembre 2015

Corso di pittura a Casarsa con Donne & Società




Corso di disegno/pittura a partire dal 16 ottobre, della durata di 12 lezioni.

L' associazione intercomunale Donne & Società, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale
di Casarsa organizza AR (TE) RAPIA, Il corso è tenuto dal maestro Giuseppe Onesti.
Il corso non mira a creare opere d'arte, ma vuole proporre esercizi artistici per realizzare:
  • un quadro capace di regalare un'emozione
  • un gioco di materiali e colori
  • trovare soluzioni a problemi utilizzando a piacere pennarelli, pennelli, matite acrilici ad olio.

DOVE:
Palazzo De Lorenzi Brinis

QUANDO:
Il venerdì dalle 16.00 alle 18.00.

Per info e iscrizioni
c/o  Biblioteca di Casarsa della Delizia, Via IX Febbraio,
nei giorni 8 e 9 ottobre 2015 dalle 16.30 alle 18.30.


mercoledì 9 settembre 2015

BONUS BEBE' 2014 SCADENZE ENTRO IL 15 OTTOBRE 2015

REGIONE FVG: BONUS BEBE' 2014 




      E' un assegno una tantum da 600 euro per ciascun figlio (indipendentemente se primo o secondo figlio) nato o adottato nell'anno 2014.
       
      CHI NE HA DIRITTO
      Ne hanno diritto i genitori in possesso, ALLA DATA DI NASCITA O DI ADOZIONE del minore, dei seguenti requisiti:
       
      - aver avuto un bambino o aver adottato un minore nell'anno 2014
      n. b. per data di adozione si intende la data della notifica del provvedimento di adozione o, in caso di adozione internazionale, della notifica del provvedimento di omologa da parte del tribunale per i minorenni italiano del provvedimento di adozione emesso all'estero
       
      - avere i requisiti di cui all'articolo 12 bis della legge regionale 11/2006 (cioè essere: cittadini italiani o di Stati appartenenti all'Unione europea, titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria, soggetti di cui all'art. 41 del D.Lgs. 286/1998 residenti nel territorio regionale da almeno 24 mesi)
       
      e ALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA:
       
      - avere un ISEE (di tipo ORDINARIO) pari o inferiore a 15.000 euro
        
      COME OTTENERLO
      CHI HA GIA' PRESENTATO DOMANDA NEL 2014 ai sensi dell'articolo 8 bis della LR 11/2006 non deve fare nulla. Se l'ISEE del suo nucleo familiare non supera i 15.000 euro riceverà l'assegno con le modalità indicate in fase di richiesta.
       
      L'assegno sarà pari a 600 euro sia che si tratti di un primo che di un secondo figlio (nel caso di parto gemellare o di adozione di più bambini l'assegno viene moltiplicato per il numero di figli).
       
      ATTENZIONE: se il richiedente ha cambiato residenza o IBAN deve contattare il Comune per aggiornare la domanda (non è necessario presentare una nuova domanda al nuovo Comune ma è importante dare al vecchio Comune gli elementi perchè il pagamento vada a buon fine).
       
       
      CHI NON HA PRESENTATO DOMANDA NEL 2014 può farlo dall'11 agosto 2015 al 15 OTTOBRE 2015 rivolgendosi al proprio Comune di residenza. 
       
      La domanda può essere presentata da:

      - uno dei genitori (se coniugati o conviventi)
      - il genitore con cui il figlio convive (se non coniugati e non conviventi)
      - il genitore separato o divorziato cui il figlio è stato affidato o, nel caso di affido condiviso, il genitore con cui il figlio risiede 
       
      Ai fini della presentazione della domanda, va compilato il modello di richiesta nel quale va dichiarato il possesso di attestazione ISEE del proprio nucleo familiare (di tipo ordinario) in corso di validità.

mercoledì 29 luglio 2015

CORTE DI VOCI 31 luglio Borgo Runcis


Lo Sportello Informadonna,

desidera invitarvi a questo importante evento, organizzato dall'Amministrazione Comunale all'interno della programmazione " E..state a Casarsa", che vede come protagoniste due eccellenti realtà artistiche femminili del territorio di Casarsa.
Lo spettacolo CORTE DI VOCI viene infatti messo in scena dalle voci recitanti della Compagnia Estragone e dalle melodie del coro femminile Helianthus.
Farà da cornice il suggestivo Borgo Runcis di San Giovanni di Casarsa, luogo simbolico scelto anche per ricordare il 40° anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini.
Lo spettacolo è ad ingresso libero, 
per info: Biblioteca Civica tel. 0434 8739891.



mercoledì 10 giugno 2015

Lo Sportello Informadonna agli Stati Generali delle Donne Fvg il 12 giugno a Trieste


Desidero informarvi che,

anche lo Sportello Informadonna interverrà, presentando la propria idea progettuale, venerdì 12 giugno a Trieste alla giornata degli Stati Generali delle Donne del Friuli Venezia Giulia. 
L'iniziativa, coordinata dalla Commissione regionale per le pari opportunità, su proposta delle Consigliere di parità di Pordenone e Trieste e della Provincia di Trieste, vede l'adesione di numerose istituzioni, associazioni e realtà che operano per la valorizzazione della componente femminile in Friuli Venezia Giulia.

Per maggiori informazioni:

mercoledì 3 giugno 2015

Prorogata al 19 giugno la scadenza dei contributi per l'affitto

Il Comune di Casarsa della Delizia ha prorogato al 19 giugno il termine per la presentazione delle domande per la concessione di contributi riguardanti gli interventi di abbattimento dei canoni di locazione, conduttori e proprietari di immobili adibiti ad uso abitativo ai sensi dell'art.11 della legge n.431/1998 e ai sensi dell'art.6 della L.R. n.6/2003 e S.M.I. aventi come canoni di riferimento i Canoni di Locazione 2014.
Nella domanda va indicato il valore I.S.E.E. con le norme in vigore dal 1/1/15. La domanda può essere ritirata presso l'ufficio servizi sociali del Comune.

mercoledì 13 maggio 2015

Beneficio energia elettrica di Carta Famiglia prorogato al 22 maggio 2015

Con delibera di Giunta n. 289 del 20 febbraio 2015 è stato attivato il beneficio per l'anno 2014.
Le domande potranno essere presentate dai titolari di Carta famiglia al Comune di residenza entro il 22 maggio 2015 (scadenza prorogata con delibera di Giunta n. 749 del 24 aprile 2015) calcolando il totale delle bollette emesse nell'anno 2014.

Le carte in corso di validità restano tali fino alla scadenza in esse indicata e quindi il titolare può accedere al beneficio energia elettrica 2014 senza dover presentare un nuovo Isee. Chi, invece, deve rinnovare la carta può farlo soltanto con un Isee emesso nel 2015.
vai alla modulistica

http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/famiglia-casa/politiche-famiglia/FOGLIA1/

mercoledì 6 maggio 2015

Conciliazione lavoro e famiglia: avanti a piccoli passi

Vi segnaliamo l'articolo di Alessandra Casarico e Daniela Del Boca









Uno dei decreti attuativi del Jobs act contiene varie misure per la tutela della maternità e per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Ma il vero banco di prova per capire quanto il governo intenda investire sul lavoro delle donne saranno i decreti sugli incentivi fiscali.

COME CAMBIA IL CONGEDO PARENTALE
Come promesso da una delle deleghe del Jobs act, il governo ha emanato il 20 febbraio un decreto legislativo che contiene misure per la tutela della maternità e per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
Il primo obiettivo riguarda l’estensione della possibilità di utilizzo del congedo parentale fino ai 12 anni del bambino dagli 8 attuali e di quello parzialmente retribuito dagli attuali 3 anni ai 6 anni.
Una maggiore flessibilità nell’utilizzo del congedo parentale, comunque a parità della sua durata complessiva, può consentire alle famiglie di scegliere i tempi per loro migliori da dedicare alla cura e al lavoro. Consente alle madri – ricordiamo che sono le donne a usufruire nella maggioranza dei casi del congedo parentale, spesso anche per convenienza economica – di non concentrare nei primi anni di vita del bambino il periodo di congedo, senza il rischio di perdere questo diritto.
La possibilità poi di usufruire del congedo su base oraria e non solo su base giornaliera va nella direzione di rendere l’organizzazione dei tempi di lavoro una scelta della famiglia. Una delle ragioni di non ritorno delle donne dal congedo di maternità sta nella difficoltà di articolare i tempi di lavoro in modo da renderli più adeguati alle nuove esigenze familiari.
Se la flessibilità di utilizzo del congedo in un arco più lungo del ciclo di vita è importante, la reale necessità di tempo per la famiglia è molto più pressante nei primi anni di vita dei figli, specie in mancanza di una struttura efficiente e accessibile di servizi per l’infanzia. Le strada da percorrere per una riduzione del costo dei figli sulla carriera lavorativa delle mamme prevede, da un lato, una maggiore condivisione delle responsabilità con i padri, sul modello dei paesi scandinavi ma anche della Spagna (per ora in Italia rimane un solo giorno obbligatorio di congedo di paternità); e, dall’ altro, maggiori investimenti nell’offerta di nidi.
Una delle proposte della “Buona scuola” è quella di costituire un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni, annullando la separazione tra asili nido e scuole di infanzia e ponendo entrambi sotto la responsabilità unica del ministero dell’Istruzione. Oggi i nidi sono gestiti prevalente dalle amministrazioni comunali (nonostante la legge sul federalismo fiscale), che hanno subito fortissimi tagli con risposte molto eterogenee da comune a comune . Anche se non avrà un percorso facile né breve dati gli alti costi di attuazione (in un momento in cui si chiedono riforme a costo zero o quasi), la proposta va nella direzione di adempiere ai target europei e rendere più efficiente e potenzialmente più equo il sistema scolastico, promuovendo fino dalla primissima età quell’uguaglianza di opportunità che la letteratura ha dimostrato essere cruciale per mettere a pieno frutto il capitale umano di un paese.
TUTELE PER I LAVORATORI AUTONOMI
Il secondo punto importante del decreto è quello di estendere le tutele ai lavoratori autonomi, equiparandoli ai lavoratori dipendenti, e di attribuire ai lavoratori e alle lavoratrici iscritte alla gestione separata il diritto alla indennità di maternità anche quando il datore di lavoro non abbia versato i contributi: la tutela della maternità (o della paternità) rimane comunque fermamente ancorata al rapporto di lavoro e le indennità sono corrisposte alle madri (o ai padri) in quanto lavoratori con figli, e non in quanto genitori, in un’ottica lontana dal welfare universalistico.
IL TELELAVORO
Il terzo punto riguarda i benefici per le imprese che ricorrono al telelavoro per esigenze di cure parentali da parte dei lavoratori. Questi incentivi sono importanti per molte ragioni. Un’organizzazione del lavoro troppo rigida comporta infatti una penalizzazione delle carriere delle donne che si vedono costrette a uscire dal mercato o a scegliere lavori meno qualificati o precari, pur di avere gradi di flessibilità che permettano la cura dei figli o degli anziani in famiglia. Ricordiamo che in Italia una madre su quattro a distanza di due anni dalla nascita del figlio non ha più un lavoro, un dato stabile nel tempo. Claudia Goldin in un recente contributo sottolinea come siano proprio la struttura del mercato del lavoro e la tendenza in molte professioni, specialmente quelle più remunerative, di continuare a premiare le lunghe ore in ufficio ad alimentare e mantenere forti i divari salariali di genere.
CONGEDO PER LE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE
Infine, il decreto introduce per la prima volta una norma che riguarda il congedo per le donne vittime di violenza di genere e inserite in percorsi di protezione. Il decreto prevede la possibilità di astenersi dal lavoro, per un massimo di tre mesi, per motivi legati a tali percorsi, garantendo l’intera retribuzione, le ferie e il diritto di trasformare, se richiesto dalla lavoratrice, il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. Queste possibilità riconoscono come la violenza di genere produca non solo danni psicologici e fisici, ma come abbia anche un potenziale impatto negativo sull’esperienza di lavoro e sui guadagni delle vittime.
ASPETTANDO I PROSSIMI DECRETI
Non tutti i punti toccati dalla delega si ritrovano in questo decreto, in particolare non vi sono compresi il credito d’imposta per le lavoratrici con figli minori e le modalità di integrazione dell’offerta di servizi per le cure parentali. I decreti che disciplineranno gli incentivi fiscali al lavoro femminile – il cosiddetto tax credit – e che definiranno l’integrazione dell’offerta di servizi per le cure parentali saranno il vero banco di prova per comprendere quanto il governo intenda investire sul lavoro delle donne e quanto le infrastrutture sociali siano considerate uno strumento prioritario per favorire la conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia.

Non è solo una questione di cura dei più piccoli: in uno dei paesi più vecchi al mondo, secondo in Europa solo alla Germania, la cura degli anziani è una sfida alle possibilità di conciliazione e al welfare altrettanto seria quanto quella della cura dei bambini. È (anche) su questo terreno che si gioca la partita del lavoro delle donne. Partita in cui il governo Renzi deve (ancora) dichiarare quante risorse vuole puntare. I risparmi della spending review, se applicata, sarebbero ben utilizzati in questo ambito.

http://www.lavoce.info/archives/33476/piccoli-passi-conciliazione-famiglia/

mercoledì 22 aprile 2015

Stasera a Casarsa: DONNE E FAMIGLIE NELLA GRANDE GUERRA






Mercoledì 22 Aprile 2015, ore 20.30, 
Ridotto del Teatro Comunale "Pier Paolo Pasolini"
Casarsa della Delizia, via Piave 16

Centenario della Prima Guerra Mondiale 2014-2018

Convegno "DONNE E FAMIGLIE NELLA GRANDE GUERRA"

a cura di Arianna Grosso e Emiliano Montermini,
Associazione culturale IoDeposito

Interventi dei ricercatori:
- Marco Pascoli, Da “angeli del focolare” a lavoratrici: la donna comune nel mezzo delle trasformazioni sociali nella grande guerra
- Andrea Falcomer, Madri incompiute e i figli illegittimi della guerra: l’Istituto San Filippo Neri
- Giorgio Zambon, Viaggio nella letteratura attraverso gli autori, le riviste ed i carteggi che descrissero i cambiamenti di un’epoca

Il convegno sarà moderato dal dott. Marco Salvadori, direttore Biblioteca Civica di Casarsa della Delizia

L'incontro è organizzato dall'Associazione culturale IoDeposito
in collaborazione con il Comune di Casarsa della Delizia
e con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Ingresso libero

Fiaccolata per ricordare Touria e Hiba

Fiaccolata per ricordare Touria e Hiba

martedì 7 aprile 2015

mercoledì 1 aprile 2015

Stati Generali delle Donne

“Stati generali delle donne”. Confronto tutto al femminile, sui temi più attuali del momento (come Expo 2015 o la Conferenza Mondiale delle donne “Pechino vent’anni dopo); presso la Sala delle Bandiere, del Parlamento Europeo a Roma. Un progetto che ha girato l’Italia con il format “Donne che resistono” e che quest’anno ha come tema principale: “Donne che ce l’hanno fatta”.

http://statigeneralidonne.wix.com/stati-generali

mercoledì 11 febbraio 2015

Al via dal 24 febbraio Corsi di Inglese a Casarsa

Al via dal 24 febbraio Corsi di Inglese a Casarsa.
Dal livello base, all'intermedio fino a conversazione. I corsi sono organizzati dall'Associazione Donne&Società e si terranno presso Palazzo Brinis.
Iscrizioni e informazioni 17 e 18 febbraio dalle ore 16.30 alle 18.30 presso la Biblioteca Civica di Casarsa.

mercoledì 28 gennaio 2015

FVG: Finanziate per il 2015 Misure Compensative per la qualifica di operatore socio sanitario



Si informa che, con Deliberazione della Giunta Regionale, sono stati finanziati anche per l’anno 2015 i corsi di misure compensative per il conseguimento della qualifica di operatore socio sanitario. Al momento sono in fase di aggiornamento gli orari di segreteria degli enti attuatori dei corsi.

mercoledì 14 gennaio 2015

NUOVA ATTESTAZIONE ISEE DAL 1 GENNAIO


Si informano i cittadini utenti dei servizi alla persona che dal 1° gennaio 2015 è entrato in vigore il nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per effetto del D.P.C.M. 5.12.2013 n. 159 e del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 7.11.2014 pubblicato nella G.U. n. 267 del 17.11.2014 5.0. n. 87.
L'ISEE è lo strumento di valutazione, attraverso criteri unificati, della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate o agevolazioni tariffarie e costituisce livello essenziale delle prestazioni ai sensi dell'art. 117, comma 2, lettera m) della Costituzione, fatte salve le competenze regionali in materia di politiche sociali e socio¬sanitarie e ferme restando le prerogative delle Regioni a statuto speciale e dei Comuni.
Le attestazioni ISEE rilasciate secondo la normativa previgente rimarranno valide ai fini delle agevolazioni già concesse, ma non potranno essere più utilizzate per la richiesta di nuove prestazioni o agevolazioni e rinnovi delle stesse.
Per ottenere le nuove attestazioni ISEE, gli interessati dovranno recarsi presso i CAF (Centri di Assistenza Fiscale).

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONSULTARE IL SITO DEL COMUNE ALLA PAGINA

Conciliazione tempi famiglia-lavoro: scambio di buone prassi in Provincia

Vi segnaliamo la seguente pagina dal sito della Provincia di Pordenone
http://www.provincia.pordenone.it/?q=node/828


Nel triennio 2011-2013 sono state 1.625 le dimissioni di neomadri in Friuli Venezia Giulia. Il profilo di queste lavoratrici è: età tra i 26 e i 35 anni, nel 52,9 per cento dei casi sono neomadri del secondo figlio, italiane nell'83,4 per cento e per il 48,4 per cento hanno anzianità di servizio compresa tra 4 e 10 anni.

Nel 54,1 per cento dei casi lasciano il lavoro per difficoltà di conciliazione dei tempi familiari, lavorativi e dei servizi. Numeri allarmanti, che rendono bene l’idea di quanto, in materia di promozione della conciliazione lavoro-famiglia, anche nella nostra Regione, ci sia ancora da lavorare. A renderli noti, la Consigliera di parità della Provincia di Pordenone, Chiara Cristini, a margine del seminario-laboratorio “Ripartire dalle pari opportunità”, promosso dalla Consigliera di parità insieme al Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, per il benessere di chi lavora e contro la discriminazione dell’Amministrazione provinciale, rappresentato dalla presidente Elisa Marzinotto.

L’incontro, nato con l’obiettivo di presentare alcune delle azioni positive realizzate nel territorio pordenonese in tema di pari opportunità, fra cui, ha ricordato Cristini, la sigla di un accordo di collaborazione territoriale per la promozione della conciliazione famiglia-lavoro nel mercato del lavoro della provincia di Pordenone, sottoscritto lo scorso mese di luglio, su proposta della stessa Consigliera provinciale di parità, da Provincia, Confindustria, Confartigianato, Confcooperative, Legacoop, Confcommercio, Cgil, Cisl, Uil, Camera di Commercio, è stato l’occasione per riunire attorno allo stesso tavolo «quei soggetti, organismi di parità e pari opportunità, enti locali ed enti pubblici, agenzie formative, imprese che, da diverse esperienze e prospettive, sono impegnati a trasformare le problematiche connesse al genere in opportunità di innovazione e sviluppo socioeconomico per il territorio» ha spiegato Cristini.

IL PRESIDENTE PEDROTTI - Numeri, quelli rivelati da Cristini, contenuti pure nel Rapporto 2014 de "Il Mercato del Lavoro in Friuli Venezia Giulia", stilato dal servizio regionale Osservatorio Mercato del Lavoro illustrato nei giorni scorsi, nel Palazzo della Regione, ad Udine, meritevoli di una riflessione anche da parte del Presidente della Provincia, Claudio Pedrotti: «Colpisce come, nel contesto del mercato del lavoro, relativamente all’occupazione femminile, i problemi siano sempre gli stessi, ovvero quello della conciliazione tempi di vita-lavoro che si accompagna al divario salariale fra lavoratori uomini e lavoratrici donne che, purtroppo, non solo resiste ma si è persino con la crisi, nonostante gli sforzi spesi da tutti sul tema della parità di genere». «La crisi ha colpito duro le lavoratrici, costrette non solo in molti casi a restare a casa per accudire i figli e i genitori anziani – ha proseguito Pedrotti – ma a fare pure i conti con un gap di genere che si è fortemente rafforzato, in maniera più “maligna” di quanto noi stessi percepiamo. Mi auguro che, l’incontro di oggi, rappresenti la base di partenza su cui costruire un percorso di buone prassi condivise, che possa essere seguito da ulteriori occasioni di confronto».

ANNAMARIA POGGIOLI – Parole, quelle del presidente della Provincia, raccolte anche dalla Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Annamaria Poggioli: «Sul tema delle pari opportunità c’è ancora tanto da lavorare» ha osservato Poggioli, illustrando, in sintesi, i progetti che la Commissione regionale ha attivato e sta portando avanti in materia di pari opportunità, auspicando un dialogo sempre più puntuale fra istituzioni, parti sociali e mondo del lavoro: “il 71,3 per cento del lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne, giornalmente la donna lavoro in media un’ora in più dell’uomo, se ha un figlio un’ora e un quarto di più. Vi è la necessità di creare una rete di servizi sui cui tutti dobbiamo convergere visto che, una donna su due, lascia il lavoro per la famiglia nonostante la necessità sempre più urgente che in ogni casa, visti i tempi, arrivino due stipendi». Dati che, non lasciano spazio all’immaginazione
.