mercoledì 27 novembre 2013

FEMMINICIDIO, IL GIORNO PER DIRE 'BASTA'-FOTO PARLA ROSARIA, LA MISS PRESA A CALCI: "DENUNCIATE"

VI SEGNALIAMO IL SEGUENTE ARTICOLO TRATTO DA 'LEGGO'


CASERTA - «Denunciate. Aprire la porta di casa e andate a farlo». Sono le parole di Rosaria Aprea, uno dei volti di questa Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La miss di Macerata Campania (Caserta) presa a calci dal suo ex compagno lo scorso 12 maggio, rimase in ospedale 19 giorni. Subì tre operazioni: le fu tolta la milza e ora non ha più l'ombelico. Al loro posto «una cicatrice ricordo di un amore malato che era stato più forte delle violenze fisiche e psicologiche».
 LO SPOT DEGLI STUDENTI Anche la Rete degli studenti medi e l'Unione degli Universitari partecipano alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con uno spot legato alla campagna contro ilfemminicidio lanciata all'inizio del 2013 e che ha riscosso miglia di adesioni in tutta Italia. «La campagna partita dal Veneto - spiega Anna Azzalin, responsabile alla comunicazione della Rete degli Studenti Medi del Veneto e tra le promotrici dell'iniziativa - è stata una vera vittoria, sia perchè in breve tempo è rimbalzata su scala nazionale coinvolgendo quindi studenti e cittadini di tutto il Paese, sia perchè ha contribuito all'approvazione della legge regionale veneta contro la violenza di genere. Abbiamo voluto lanciare questa campagna perchè come sindacato studentesco riteniamo che per risolvere il problema e sanare questa crisi culturale, sia fondamentale e prioritario ripartire dalla Scuola». Gli studenti hanno quindi deciso di ricollegarsi all'iniziativa sul femminicidio, lanciando un videospot visibile su youtube dal titolo «Anche questa è Violenza». Spiega Tommy Ruzzante, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto: «In Italia la violenza sulle donne per mano degli uomini ha raggiunto percentuali allarmanti, tanto da portare Rashida Manjoo, Special Rapporteur delle Nazioni Unite per il contrasto della violenza sulle donne a dichiarare che i femminicidi sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni. Per questo nel 2013 abbiamo deciso di lanciare la campagna »Anche questa è violenza« . La violenza sulle donne si può combattere a partire dall'educazione, dalla scuola e dall'università, con azioni culturali e politiche. Puntando sulla forza e non sulla debolezza delle donne» STRISCIONE A ROMA «Vive nella lotta» e «Stop femminicidio». Sono questi i messaggi che giovani lavoratrici e lavoratori della Cgil della Capitale hanno affidato ad uno striscione appeso, nelle prime ore della mattina, a Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza, in occasione della 'Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donnè. «Un gesto che - si legge in una nota - dopo i volantinaggi dei giorni precedenti nei centri commerciali e nelle strade del divertimento notturno, vuole ribadire quanto sia necessario sradicare dalla nostra cultura la violenza come gesto di sopraffazione, una questione che riguarda tutti indipendentemente dal genere e dall'età». «Le azioni di prevenzione, contrasto e punizione intraprese dai governi fin'ora sono state insufficienti - sostiene il sindacato - La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale perchè, qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, nega il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà». LE INIZIATIVE Tante le iniziative previste in tutta Italia. Alla Camera lettura dei monologhi di Serena Dandini, 'Ferite a morte', una Spoon River di storie di donne uccise per mano di mariti, compagni o fidanzati. Umiliate, violate, maltrattate, picchiate e ferite a morte. Una vergognosa 'contabilità' quella dei casi di violenza sulle donne, un drammatico bollettino di guerra quello dei femminicidi che non accenna a ridursi. In Italia, tra il 2000 e il 2012, sono state uccise complessivamente oltre 2.200 donne, di queste il 75% ammazzato nell'ambito familiare o di relazioni affettive. Per gridare 'basta' a ogni forma di violenza, oggi si celebra la 'Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne', istituita dall'Onu nel 1999. Tante le iniziative previste in tutt'Italia. POLITICA Su invito della presidente Laura Boldrini, parlamentari e ministre, attrici e cantanti saranno insieme alla Camera per prendere parte alla lettura dei monologhi di Serena Dandini, 'Ferite a morte', una Spoon River di storie di donne uccise per mano di mariti, compagni o fidanzati. E' prevista la partecipazione del premier Enrico Letta. Sul palco, allestito nella Sala della Regina, dalle 17, con diretta webtv, si alterneranno la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, e il ministro per le Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, oltre alle parlamentari Paola Binetti, Mara Carfagna, Titti Di Salvo, Pia Elda Locatellli, Giorgia Meloni e Valeria Valente. Insieme a loro, Ambra Angiolini, Malika Ayane, Sonia Bergamasco, Geppi Cucciari, Angela Finocchiaro, Lunetta Savino. In collegamento da New York ci sarà Serena Dandini, che porta 'Ferite a Morte' nella sede delle Nazioni Unite su invito della Missione Italiana come evento ufficiale di UN Women.Sarà un'occasione per parlare di violenza contro le donne anche con gli uomini. "La battaglia sulla violenza di genere è persa in partenza se tra i nostri interlocutori non ci saranno soprattutto gli uomini", ha dichiarato Boldrini.
 

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